mercoledì 29 febbraio 2012

Quando il tifo è ... CROCE



La HippoBasket vince e inizia a convincere anche dal profilo del gioco. Oltre coach ed atleti, ad essere soddisfatti sono anche i tifosi che sembrano sempre di più appassionarsi alla causa granata. Ai nostri microfoni ci raggiunge un tifoso storico della squadra salernitana... Alessandro Croce.
Sig.Croce, lei è sempre presente sugli spalti del Palasilvestri e alle volte protagonista anche in trasferta.Come mai questo seguito?
"Devo dire che tra le partite della Carpedil Salerno e quelle dell’Hippobasket ultimamente il palazzetto di Matierno è diventato il mio luogo di svago preferito. Il tifo per gli hippini nasce dal fatto che frequento quotidianamente ben quattro elementi della squadra i quali - da anni - “costringono” noi amici e conoscenti a seguire le loro avventure sotto canestro. All’inizio, seguivo le partite con poco interesse e molto senso del dovere, ma adesso che inizio a capire il gioco e la passione che c’è dietro, inizio a sentirmi più coinvolto nelle sorti della squadra."
Come commenta la vittoria di ieri dell’HippoBasket?
"Non sono un esperto ma mi sento di dire che la partita è cambiata tra il primo e il secondo tempo. All’inizio la Hippo era spenta e non sembrava in grado di portare a casa il risultato; noi tifosi temevamo una brutta sconfitta come quella subita a Pastena pochi giorni fa. Dopo la pausa, invece, lo spirito è completamente cambiato e credo che i granata abbiano meritato senz’altro la vittoria."
Che cosa si aspetta dalla Hippo per il prosieguo del campionato?
"Non me ne vogliano i miei amici, ma da quando li seguo ho sempre assistito a campionati che partivano con i migliori auspici e si concludevano in maniera mediocre. Quest’anno, spero che alle parole seguano i fatti e mi auguro che le tre vittorie iniziali su quattro gare trovino puntuale conferma nei prossimi mesi. La Hippo quest’anno non può nascondersi e deve puntare dritta al primo posto."
Qual è il suo atleta preferito?
"La mia preferenza va a Fabrizio Genghi, detto la contessa da noi tifosi per l’eleganza dei suoi movimenti. A parte le battute, sono convinto che se Fabrizio avesse due ginocchia degne di questo nome potrebbe fare la differenza in ogni circostanza. Purtroppo però non è così, e deve accontentarsi di giocare poche manciate di minuti ogni settimana pur essendo uno dei veterani; tuttavia accetta questo scomodo ruolo con classe, e per questo si fa apprezzare ancora di più."
Per tutta questa passione da Lei dimostrata sarebbe interessato a ricoprire un ruolo dirigenziale in un prossimo futuro?
"Non ho intenzione di impegnarmi sul serio fino a quando la squadra non arriverà tra i professionisti, come promesso più volte dal presidente/allenatore/giocatore Aurelio De Sio. Facciamo che ne riparliamo entro 7-8 anni…"
Cosa c'è da migliorare sia dal punto di vista tecnico che organizzativo?
"Dal punto di vista organizzativo, credo che pochissime squadre di prima divisione possano competere con la Hippobasket. Giocano nell’unico palazzetto salernitano degno di questo nome, sono riusciti ad ottenere un’invidiabile visibilità in ambito locale e sanno bene come muoversi sia dentro sia fuori dal campo. Preferisco non addentrarmi più di tanto nel discorso tecnico; dico solo che – alla lunga – la squadra potrebbe avvertire la mancanza di un allenatore vero e proprio, soprattutto se le cose dovessero andare peggio del previsto. Inoltre, sono in molti a credere che Aurelio non possa svolgere così tanti ruoli in prima persona; fossi in lui, abbandonerei qualche carica.
Inviti i curiosi a tifare per la Hippo...
"Se state leggendo questa intervista e siete arrivati fino in fondo o fate parte della squadra o siete già stati al Palasilvestri a tifare HippoBasket (oppure avete molto tempo libero a disposizione). Solo in quest’ultimo caso il mio invito servirebbe a qualcosa. Tuttavia, per incrementare il tifo della HippoBasket credo sia più importante il passaparola tra tifosi e amici e, soprattutto, che la squadra dia continuità ai risultati facendo bella figura, almeno in casa. Se la Hippo gioca sempre come ha fatto ieri, non ho dubbi che gli spalti del Palasilvestri accoglieranno di volta in volta qualche tifoso in più."

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